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Bisogna fare 10 000 passi al giorno?

  • bordinanutrizione
  • 17 gen 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 12 mar 2022

Tutti abbiamo sentito parlare, almeno una volta, dell’importanza di fare 10 000 passi al giorno per costruire uno stile di vita più attivo: è l’impostazione standard di tutti i contapassi, l’obiettivo pre-impostato di qualsiasi fitness app, il piccolo badge di vittoria che compare sullo schermo del cellulare dopo una lunga passeggiata.


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Ma perché proprio 10 000 passi? Da dove salta fuori questa cifra così precisa?


Risposta breve: è una trovata di marketing.


Risposta più articolata: Bisogna fare un passo indietro, e tornare nella Tokio degli anni Sessanta.

Si erano appena conclusi i Giochi Olimpici del 1964, l’aria era carica di entusiasmo per lo sport e la gente aveva voglia di muoversi. Così, un imprenditore di nome Yoshiro Hatano pensò bene di lanciare sul mercato un nuovo strumento che avrebbe potuto aiutare i consumatori a monitorare i propri livelli di attività fisica contando i passi effettuati in capo a una giornata. Era un piccolo aggeggio pratico, tascabile e dal nome accattivante: manpo-kei (dove man = 10 000, po = passi, kei = metro). Fu un enorme successo: Yoshiro Hatano aveva appena inventato il contapassi.


Da lì in poi, il numero magico dei 10 000 passi al giorno è rimasto impresso nella memoria collettiva ed è rimasto indelebilmente collegato al prodotto per quasi sessant’anni: prima come slogan, e poi trasformandosi in un obiettivo di salute.

Cosa dicono le società scientifiche a questo proposito?


Anche se tutte le principali istituzioni scientifiche sottolineano il ruolo fondamentale di uno stile di vita attivo per condurre una vita in salute e per prevenire diverse malattie, all’interno delle linee guida ufficiali non compare l’indicazione specifica di fare almeno 10 000 passi al giorno.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute italiano si esprimono piuttosto in termini di tempo da dedicare all’attività fisica: per i soggetti adulti l’obiettivo è di 150 minuti a settimana di attività fisica di moderata intensità, oppure di 30 minuti di moderato esercizio quotidiano.

Vuol dire che devo per forza fare sport?


Non è necessario dedicarsi ad un’attività specifica o strutturata. L’attività fisica può essere di tipo sportivo oppure connessa con le attività quotidiane, ad esempio: spostarsi a piedi o in bicicletta per andare a lavoro o a scuola, usare le scale invece dell’ascensore, dedicarsi ai lavori di giardinaggio, portare a spasso il cane.


Certo, praticare con regolarità un’attività sportiva (almeno 2 volte a settimana) può portare benefici sostanziali sia in termini di benessere che in termini di composizione corporea (perché favorisce l’aumento della resistenza, della potenza e della flessibilità muscolare), ma l’importante è muoversi: camminare è meglio che star seduti, e fare un giro in bicicletta è meglio che prendere l’auto.

Ma quindi… quale obiettivo di passi giornalieri dovrei pormi?


Sono stati effettuati tanti studi, ma al momento non è possibile stabilire il numero esatto di passi che è consigliabile fare tutti i giorni.


Un dato che emerge è che porsi l’obiettivo tassativo dei 10 000 passi al giorno potrebbe essere difficilmente raggiungibile per molte persone: pensiamo a chi è anziano, a chi soffre di una malattia cronica, o anche solo a chi ha orari che non consentono di fare attività fisica tutti i giorni.

Certo, il contapassi può essere un ottimo strumento per tenerci monitorati e per avere un’idea generale di quanto e come ci muoviamo, ma sarebbe sbagliato ritenerlo l’unico parametro per stabilire se ci muoviamo abbastanza o se siamo stati più o meno brav*.


È anche interessante notare che contare i propri passi è un incentivo molto efficace per camminare di più, ma da uno studio emerge che le persone che utilizzano il contapassi, pur muovendosi di più, tendono a trarre meno piacere dalla camminata.



Per concludere: più ci si muove e meglio è, ma è poco utile vincolare la propria attività fisica al numero di passi effettuati durante la giornata.

L’importante è muoversi, essere attivi, però è altrettanto importante che l’attività fisica sia qualcosa che ci faccia piacere.


Quando scegli di fare attività fisica, fallo innanzitutto per te: perché è un mezzo per sentirsi bene, per fare prevenzione, per scaricare la tensione, per divertirsi, per stare in compagnia o per ritagliarsi un momento di relax.


E ricorda: la tua serenità ha la precedenza sul numeretto che compare sullo schermo, e il tuo benessere non può essere misurato solo con un’app.


Per approfondire:

Linee guida OMS sull’attività fisica: https://www.who.int/publications/i/item/9789240015128

https://www.mayoclinic.org/healthy-lifestyle/fitness/in-depth/10000-steps/art-20317391

 
 
 

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